Il cyberbullismo continua a crescere in Europa e colpisce sempre più ragazzi e ragazze. Secondo un recente studio dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), un adolescente su sei ha subito atti di bullismo online. Un dato allarmante che mostra come la vita digitale possa avere effetti profondi sul benessere mentale ed emotivo dei giovani.
Un fenomeno in crescita
Lo studio "Health Behavior in School-aged Children" (Hbsc) ha analizzato il comportamento di 279mila adolescenti tra gli 11 e i 15 anni in 44 Paesi europei. Se il bullismo tradizionale a scuola è rimasto stabile dal 2018, il cyberbullismo è invece in aumento. Oggi il 15% dei ragazzi ha subito attacchi online, mentre il 12% ha ammesso di aver praticato cyberbullismo su altri.
Perché il cyberbullismo aumenta?
I motivi di questa crescita sono legati alla sempre maggiore digitalizzazione della vita quotidiana. I giovani trascorrono fino a 6 ore al giorno online, rendendo più facile e immediata la diffusione di messaggi offensivi, minacce o atti di esclusione sociale. "Anche piccoli cambiamenti nei tassi di bullismo e violenza possono avere profonde implicazioni per la salute di migliaia di persone", ha dichiarato Hans Kluge, direttore regionale dell'Oms Europa.
Differenze di genere
Dallo studio emerge che i ragazzi tendono a essere più coinvolti in episodi di bullismo fisico e cyberbullismo rispetto alle ragazze, anche se il fenomeno sta crescendo tra le adolescenti. Questo richiede soluzioni mirate, che promuovano la sicurezza digitale e il rispetto reciproco.
Cosa possiamo fare?
L'Oms sottolinea l'importanza di un'azione collettiva: scuole, famiglie, governi e piattaforme digitali devono collaborare per proteggere i giovani online. Educazione all'uso responsabile di internet, sensibilizzazione e strumenti di segnalazione efficaci sono solo alcuni dei passi necessari per contrastare questo problema.
Il cyberbullismo non è un gioco: proteggere i giovani significa garantire loro un futuro più sicuro, sia online che nella vita reale.
24/03/2025
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