Le gite scolastiche? Sempre più un sogno per pochi. Il 2025 conferma un trend che ormai si ripete dal post-pandemia: circa uno studente su due non partirà per il viaggio d’istruzione. A rivelarlo è l’ultimo Osservatorio sulle gite scolastiche di Skuola.net, che ha intervistato 3.000 studenti delle scuole secondarie di secondo grado. Le motivazioni? Costi troppo alti, mancanza di docenti accompagnatori e, sorprendentemente, anche la poca voglia di alcuni ragazzi di stare giorni interi con i compagni e i professori.
Viaggi troppo cari e docenti assenti Il primo ostacolo alla partenza è il costo: il budget medio per una gita è salito a 424 euro, con un aumento del 5% rispetto allo scorso anno. Quasi la metà degli studenti ha dovuto fare i conti con una spesa ancora più alta, e molte scuole hanno scelto mete economiche per cercare di contenere i costi. Per questo, oltre due studenti su tre resteranno in Italia, mentre solo il 35% andrà all’estero, con destinazioni culturali come Atene, Barcellona e Parigi in testa alla classifica.
Ma il problema economico non è l’unico: il 40% degli studenti ha visto la propria gita saltare per la mancanza di docenti disponibili ad accompagnare la classe. Un altro 14% ha visto il viaggio annullato per motivi disciplinari legati alla condotta della propria classe. E, in alcuni casi, il viaggio non si è fatto semplicemente perché non si è raggiunto il numero minimo di partecipanti.
Chi resta a casa (e perché) Oltre agli studenti che rinunciano per ragioni economiche, c’è un altro dato interessante: il 7% degli intervistati ha deciso volontariamente di non partecipare alla gita, e la motivazione principale è la mancanza di voglia di passare giorni interi con compagni e professori. Un fenomeno già presente prima della pandemia, ma che oggi si sta consolidando.
Durata e mezzi di trasporto: il risparmio prima di tutto Il caro-prezzi incide anche sulla durata dei viaggi. Il 40% delle gite durerà al massimo tre giorni, solo il 10% si estenderà per un’intera settimana. E per quanto riguarda i mezzi di trasporto? Il pullman vince su tutti (53%), seguito dall’aereo (25%) e dal treno (13%). In crescita anche l’uso delle navi, che stanno diventando una soluzione sempre più gettonata per ridurre i costi.
Le destinazioni più scelte Le mete preferite restano le città d’arte: in Italia, Firenze, Napoli e Palermo dominano la classifica, mentre all’estero Atene, Barcellona, Praga e Parigi sono tra le destinazioni più richieste. Tuttavia, alcune scuole hanno dovuto rinunciare alle città più turistiche e scegliere mete meno costose, come suggerisce il 24% degli studenti intervistati.
Gite scolastiche: un’opportunità sempre più rara? Alla fine, il dato è chiaro: sempre meno studenti possono permettersi di partecipare ai viaggi d’istruzione, e il rischio è che le gite scolastiche diventino un privilegio per pochi. Un’occasione persa, non solo per viaggiare, ma anche per imparare fuori dalle aule e creare ricordi con i compagni di classe.
03/04/2025
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